Forum

CAMERUN



a cura di RyuzAki L.

I leoni indomabili sono alla settima apparizione nella competizione mondiale, il miglior risultato raggiunto è quello di Italia 90 dove raggiunsero i quarti di finale.

FORMAZIONE TIPO 4-3-3:
Itandje; Assou-Ekotto, Chedjou, Nkoulou, Nyom; Song, MBia, Makoun; Aboubakar, Choupo-Moting, Eto’o.

Il Camerun viene considerata una delle nazionali africane più forti del mondiale brasiliano, solita difesa fisica e veloce e anello debole della squadra, centrocampo solido composto da veri leoni indomabili con i ruba palloni Makoun e M’Bia, e il mix di qualità e quantità di Alex Song, l'attacco è il settore potenzialmente più pericoloso di questa nazionale con il capitano Samuel Eto'o a guidare il branco, Choupo-Moting (10 goal nel Mainz) e Aboubakar (16 goal nel Lorient) pronti a far male. Senza dimenticare Achille Webò protagonista nel campionato turco con il Fenerbache.

STELLA DELLA SQUADRA: Stiamo sicuramente parlando del capitano Samuel Eto'o, ma anche e sopratutto di Alex Song, il centrocampista del Barcellona sarà l'indiscusso padrone del centrocampo camerunense, giocatore insostituibile per questa nazionale.

ALLENATORE E MENTALITA' DI GIOCO: Volker Finke il tedesco ama il giro palla, gioco ragionato che si sviluppa per vie centrali alla ricerca dell'errore avversario.


IL CAMMINO VERSO LA QUALIFICAZIONE

a cura di mogol83



Camerun - Congo 1-0
Libia - Camerun 2-1
Camerun - Togo 2-1
Togo - Camerun 0-3 a tavolino
Congo - Camerun 0-0
Camerun - Libia 1-0

Spareggio:
Tunisia - Camerun 0-0
Camerun - Tunisia 4-1

marcatori:
Eto'o 2
Makoun 2
Choupo Moting 2
Webo 1
Moukandjo 1
Chedjou 1

BRASILE



a cura di merinoseleccion

La Seleção è l'unica nazionale sempre presente ai Mondiali (19 edizioni)
e anche quella più vincente:
campione del Mondo nel 1958, 1962, 1970, 1994 e 2002.

FORMAZIONE TIPO 4-3-3:

Júlio César; Daniel Alves, Thiago Silva, David Luiz e Marcelo; Luiz Gustavo, Paulinho e Oscar; Hulk, Fred, Neymar

La grande favorita per la vittoria finale gioca davanti alla sua calorosa torcida, per cui vietato fallire.
Júlio César, Thiago Silva e Luiz Gustavo compongono lo zoccolo duro della squadra dallo stile più europeo che carioca.
Grande attesa per la definitiva consacrazione di Neymar che avrà l'occasione di essere protagonista
e dimostrare tutto il suo valore,
al suo fianco in attacco potrà contare sul muscoloso Hulk e sull'esperienza del centravanti Fred.

STELLA DELLA SQUADRA: Neymar è la stella del presente e del futuro del calcio brasiliano,
a guidare il gruppo, e il reparto difensivo specialmente,
ci penserà il capitano Thiago Silva considerato uno dei centrali più forti nella scena mondiale .

ALLENATORE E MENTALITA' DI GIOCO: L'ultima volta che i brasiliani alzarono la Coppa fu nel 2002
il ct era proprio lui Luiz Felipe Scolari obiettivo ripetersi, cancellare la macchia del Maracanazo
subita dagli uruguaiani e ripartire dalla Confederation Cup vinta.
Sistema di gioco 4-3-3 che in fase d'attacco può trasformarsi in un 4-2-3-1 grazie all'apporto di Oscar,
a fare la differenza Neymar bravo a saltare l'uomo con la sua velocità
partendo da sinistra, mentre da destra Hulk dovrà far valere la sua progressione.

QUALIFICATO DI DIRITTO IN QUANTO SQUADRA ORGANIZZATRICE

INGHILTERRA



a cura di dino977

Gli "inventori" del calcio se pur hanno partecipato a molte Coppe del Mondo ormai l'ultimo ed unico trofeo alzato al cielo risale al 1966 proprio quando il Mondiale fu organizzato in UK.

LA FORMAZIONE TIPO (4-3-1-2)
Hart; Johnson, Cahill, Jagielka, Baines; Gerrard, Henderson , Wilshere (Oxlade-Chamberlain); Sterling (Lallana); Sturridge, Rooney.

Messi nel Gruppo D dovranno vedersela con Italia, Uruguay e Costa Rica, hanno raggiunto il Mondiale ottenendo il primo posto nel girone di qualificazione, avendo la meglio su Ucraina, Polonia e Montenegro ma non senza soffrire e con un solo punto di vantaggio.
Fuori alcuni pilastri che in passato hanno fatto anche la storia di questa Nazionale, Terry e Cole in difesa non ci saranno, il primo che ha ufficialmente lasciato la Nazione, il secondo non convocato al suo posto preferito Shaw del Southampton. Tra i pali posto assicurato per Hart mentre il pilastro centrale della difesa sarà Cahill affiancato principalmente da Jagielka ma sono pronti anche Jones e Smalling, i terzini saranno Baines e Johnson come sostituti ci sono Shaw e lo stesso Smalling. Il centrocampo è il reparto più pieno, il perno principale è sicuramente il capito Gerrard che sarà affiancato da un criticato Henderson oppure sempre pronto Lampard oppure ancora Wilshere senza escludere il giovane e talentuoso Barkley sugli esterni agiranno Chamberlain, Sterling o Lallana, l'escluso principale in questo reparto è stato Carrick.

STELLA DELLA SQUADRA: Il peso dell'attacco sarà sulle spalle di Rooney, con lui in rosa ci Sturridge, Lambert e Welbeck, messi a disposizione Carroll e Defoe.

ALLENATORE E MENTALITA' DI GIOCO:: Il tecnico è Roy Hodgson che ha girato parecchio sulle panchine anche in Europa ma alcune sue scelte già sono sulle pagine della critica locale.

L'Inghilterra spesso ha deluso nelle gare ufficiali (Europei e Mondiali) al contrario delle amichevoli e di alcune gare di qualificazioni che lasciavano ben sperare, quest'anno ci sono molti giovani e l'ambiente come sempre è speranzoso, più per i numeri ma per superstizione in quando alcune casualità avvenute nel lontano 1966 quando vinsero la Coppa si sono ripetute quest'anno. (Eurovision - Austria; Champions League - Real Madrid; Liga - Atletico Madrid; Relegated - Fulham; The last team to come back from 2-0 down in the FaCup Final )

IL CAMMINO VERSO LA QUALIFICAZIONE

a cura di mogol83



Moldavia - Inghilterra 0-5
Inghilterra - Ucraina 1-1
Inghilterra - San Marino 5-0
Polonia - Inghilterra 1-1
San Marino - Inghilterra 0-8
Montenegro - Inghilterra 1-1
Inghilterra - Moldavia 4-0
Ucraina - Inghilterra 0-0
Inghilterra - Montenegro 4-1
Inghilterra - Polonia 2-0

marcatori:
Rooney 7
Lampard 4
Welbeck 4
Defoe 3
Oxlade-Chamberlain 2
Sturridge 2
Gerrard 2
Baines 1
A.Young 1
Lambert 1
Townsend 1
Milner 1

GIAPPONE



a cura di RyuzAki L.

I samurai sono alla quinta partecipazione al mondiale, esordio a Francia 98, bis a Corea del Sud 2002 dove giunsero per la prima volta agli ottavi, eliminazione ai gironi a Germania 2006, nel 2010 superarono il girone conquistando come nel 2002 gli ottavi di finale.

LA FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1): Kawashima; Nagatomo, Yoshida, Morishige, Uchida; Hasebe, Yamaguchi; Kagawa, Honda, Okazaki; Kakitani.

Reparto difensivo abbastanza solido e con esperienza europea per mister Zaccheroni, Kawashima portiere dello standard Liege, i 2 terzini Nagatomo dell'inter e Uchida dello Schalke, al centro Yoshida del Southampton, Morishige del Tokyo FC dovrebbe essere l'unico difensore titolare che milita in una squadra giapponese. Centrocampo di buona qualità con capitan Hasebe e Yamaguchi a recuperare palloni e scandire i tempi, Honda e Kagawa a dare qualità e fantasia. Okazaki del Magonza dovrebbe essere retrocesso sulla trequarti con Honda e Kagawa alle spalle di Yoichiro Kakitani il genio (così soprannominato in patria) un centravanti atipico con qualità e fantasia,forte fisicamente ma molto tecnico.

STELLA DELLA SQUADRA: La stella di questa nazionale è Shinji Kagawa giocatore del Manchester United, ed ex Borussia Dortmund. Il fantasista del reds evils è reduce da una stagione fra luci e ombre, come un pò tutti i suoi compagni di club. Pronto a cercare il riscatto mondiale.

ALLENATORE E MENTALITA' DI GIOCO: Zaccheroni amante del 3-4-3, utilizza un 4-2-3-1 per sfruttare al meglio le qualità dei nipponici. Ha più volte dichiarato di voler vedere in campo un Giappone stile Juventus, caretterizzato da un gioco intenso come abbiamo visto nell'ultima confederation Cup. "Noi siamo una squadra che per fare bene ha bisogno di giocare con intensità.."

IL CAMMINO VERSO LA QUALIFICAZIONE:

a cura di mogol83



Giappone - Oman 3-0
Giappone - Giordania 6-0
Australia - Giappone 1-1
Giappone - Iraq 1-0
Oman - Giappone 1-2
Giordania - Giappone 1-2
Giappone - Australia 1-1
Iraq - Giappone 1-0

marcatori:
Honda 5
Okazaki 3
Maeda 3
Kagawa 2
Kurihara 2
Kiyotake 1

GRECIA



a cura di cg1983li

I greci sono alla terza partecipazione al mondiale della loro storia dopo USA 1994 e Sudafrica 2010, hanno un bilancio di 1 Vittoria e 5 sconfitte 2 gol fatti e 15 subiti.

LA FORMAZIONE TIPO:4-3-3 Karnezis; Holebas, Manolas, Sokratis, Torosidis; Tziolis, Maniatis, Katsouranis; Samaras, Mitroglou, Salpingidis.

La difesa è il contenimento sono retaggio del mister Rehhagel che li ha portati allo storico successo nell'Europeo 2004. Da allora il sistema greco ricalca il catenaccio puro, con la possibilità di inserimenti di centrocampisti quali tziolis e katsouranis, con due attaccanti esterni votati al contenimento come Salpingidis e samaras e un centravanti-boa come Mitroglou. Spazio a partita in corso per Karagounis,Fetfatzidis,Konè,Christodoulopoulos, a seconda della necessità di avanzare il baricentro della squadra.

STELLA DELLA SQUADRA: Kostantinos Mitroglou, attaccante attualmente in forza al Fulham dove però non ha brillato particolarmente, complice un infortunio al ginocchio che lo ha tenuto lontano per 3 mesi dai campi. Vero e unico leader di squadra resta a mio avviso GIORGIOS KARAGOUNIS, come da me più voltedetto il più forte calciatore greco degli ultimi 15 anni, per personalità visione del gioco e tenuta fisica che alla veneranda età di 37 anni può ancora dire la sua, suo fu infatti il gol qualificazione ad euro 2012 contro la Russia.

ALLENATORE E MENTALITA' DI GIOCO: Fernando Manuel Fernandes da Costa Santos, portoghese, 59 anni, dopo varie esperienze in grecia con i club, AEK e PAOK su tutti, è stato chiamato a sostituire Otto Rehhagel sulla panchina della nazionale nel 2010, e la sua esperienza finirà dopo il mondiale; nella sua gestione ha dato seguito ai dettami del suo predecessore cercando di aggiungere un po' di tecnica e spirito offensivo ad una squadra votata al catenaccio e al sacrificio, tuttavia blindando la difesa che nelle qualificazioni al mondiale è risultata una fra le migliori d'europa.

IL CAMMINO VERSO LA QUALIFICAZIONE

a cura di mogol83



Lettonia - Grecia 1-2
Grecia - Lituania 2-0
Grecia - Bosnia 0-0
Slovacchia - Grecia 0-1
Bosnia - Grecia 3-1
Lituania - Grecia 0-1
Lichtenstein - Grecia 0-1
Grecia - Lettonia 1-0
Grecia - Slovacchia 1-0
Grecia - Lichtenstein 2-0

Spareggio
Grecia - Romania 3-1
Romania - Grecia 1-1

marcatori:
Mitroglou 5
Salpingidis 4
Gekas 2
Karagounis 1
Ninis 1
Christodopoulus 1
Spiropoulus 1

USA



a cura di cg1983li

Gli Yanks sono alla loro decima partecipazione al mondiale, la settima consecutiva. Il loro miglior risultato è il terzo posto nella prima edizione -dovuto al rifiuto della Jugoslavia di giocare quella finale- (1930) e il quarto di finale del 2002.

LA FORMAZIONE TIPO: 4-4-2 Howard; Chandler (Brooks), Johnson, Cameron, Beasley ;Zusi, Bradley, Jones (Beckerman), Bedoya (Davis), ; Altidore, Dempsey.

STELLA DELLA SQUADRA: Senza ombra di dubbio Clint Dempsey, il miglior talento del calcio a stelle e strisce dell'ultimo decennio, protagonista anche in Inghilterra con le maglie di Tottenham e Fulham, seconda punta che abbina qualità a quantità, ottimo fiuto del gol e trascinatore di questa squadra. Toccherà a lui aprire gli spazi per l'ariete Altidore.

ALLENATORE E MENTALITA' DI GIOCO: Jürgen Klinsmann,50 anni, di lui giocatore si potrebbe scrivere un poema. Di lui allenatore pure, ma in negativo. Su di lui pesano le critiche dei tedeschi per la fallita spedizione del mondiale 2006, con un allenatore considerato a mezzo servizio in quanto residente negli States da anni e poco presente in Germania. In questo caso è diverso; ben conosce la MLS e i giocatori che vi militano ma il suo tipo di calcio, un 4-4-2 molto tedesco nell'applicazione degli schemi che ricorda per certi versi l'Inter di cui lui era terminale offensivo, ha poco convinto pure negli States. Su di lui c'è l'ombra di Arena e Bradley, gli allenatori che portarono la nazionale USA ad un passo da vincere la confederation cup e a ottimi risultati internazionali.

IL CAMMINO VERSO LA QUALIFICAZIONE

a cura di mogol83



Honduras - Stati Uniti 2-1
Stati Uniti - Costa Rica 1-0
Messico - Stati Uniti 0-0
Giamaica - Stati Uniti 1-2
Stati Uniti - Panama 2-0
Stati Uniti - Panama 2-0
Costa Rica - Stati Uniti 3-1
Stati Uniti - Messico 2-0
Stati Uniti - Giamaica 2-0
Panama - Stati Uniti 2-3

marcatori:
Altidore 4
Dempsey 3
Jonhson E 2
Zusi 2
Donovan 1
Evans 1
Orozco 1
Johansson 1

COREA DEL SUD



a cura di RyuzAki L.

Nona partecipazione mondiale per le tigri asiatiche della corea, l'esordio fu nel 1954 al mondiale svizzero e non fu piacevole.. raccolsero umilianti sconfitte contro Ungheria e Turchia 9-0 e 7-0. Il miglior risultato fu ai mondiali giocati in casa nel 2002 dove chiusero al quarto posto, le critiche sugli aiutini arbitrali in quell'edizione mondiale non mancarono (e questo ahi noi c'è lo ricordiamo bene).

LA FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1): Jung Sung-Ryong; Lee Yong, Hwang Seok-Ho, Kim Young-Gwon, Park Joo-Ho; Ki Sung-Yueng, Park Jong-Woo; Lee Chung-Yong, Koo Ja-Cheol, Son Heung-Min; Kim Shin-Wook.

Le tigri asiatiche sulla carta partono con poche aspettative, il livello è basso, lacune in ogni zona del campo. Si trovano al mondiale più per fortuna che per merito, si giocarono la qualificazione all'ultima giornata dove persero contro l'Iran 0-1, arrivarono a pari punti con l'Uzbekistan ma staccarono il biglietto per Brasile2014 grazie alla migliore differenza reti. L'Uzbekistan che stava giocando un signor calcio non riuscì a battere con 7 goal di vantaggio il qatar, solo 5-1 e qualificazione ai coreani.
Coreani che li vidi giocare mesi dopo in amichevole contro le riserve della Croazia, una magra figura, sconfitti 1-2 con goal della bandiera nel finale.
Reparto difensivo che lascia più di un dubbio e che difficilmente ne uscirà indenne contro gli attacchi di Belgio e Russia, il centrocampo è il reparto con maggior qualità dove è possibile osservare qualche buon giocatore come Ki Sung-Yueng dello Stoke, Koo Ja-Cheol del Mainz capitano di questa nazionale e su tutti Son Heung-Min giocatore del Bayer Leverkusen. Attacco con una sola punta, probabilmente sarà Kim Shin-Wook l'ariete, attaccante da 1 metro e 97 cm utile a far sponda a favorire gli inserimenti dei 3 trequartisti.

STELLA DELLA SQUADRA: Son Heung-Min reduce da una bella stagione al Bayer Leverkusen, 12 goal e 7 assist. Giocatore più giovane di questa nazionale è anche quello con maggior qualità e potenzialità, peccato gli altri reparti non siano all'altezza almeno per ora.


ALLENATORE E MENTALITA' DI GIOCO: Alla guida di questa nazionale c'è un eroe di quella Corea che agganciò il quarto posto casalingo, Hong Myung-Bo da giocatore libero e all'occorrenza mediano fu il primo calciatore asiatico a giocare 4 mondiali consecutivi dal 1990 al 2002. Da allenatore è stato alla guida della nazionale coreana u20 con la quale arrivò quarto nel 2009 al mondiale u20, con l'under 23 conquistò un bronzo alle olimpiadi di Londra. Ai mondiali di Germania era il vice di Advocaat, dal 2013 alla guida di questa nazionale. Il suo 4-2-3-1 s'incentra sulla corsa e l'imprevedibilità dei 3 che giocano sulla trequarti.

IL CAMMINO VERSO LA QUALIFICAZIONE:

a cura di mogol83



Qatar-Corea Del Sud 1-4
Corea Del Sud-Libano 3-0
Uzbekistan-Corea Del Sud 2-2
Iran-Corea Del Sud 1-0
Corea Del Sud-Qatar 2-1
Libano-Corea Del Sud 1-1
Corea Del Sud-Uzbekistan 1-0
Corea Del Sud-Iran 0-1

marcatori:
K.Lee 3
B.Kim 2
S.Kim 1
Kwak 1
Koo 1
D.Lee 1
Son 1
C.Kim 1

HONDURAS



a cura di kook

Los Catrachos sono alla terza apparizione ad una fase finale Mondiale (1982, 2010 le precedenti). Nelle due occasioni precedenti hanno giocato 6 partite ottenendo 3 pareggi e 3 sconfitte. Sulla carta dovrebbe essere la squadra materasso, una delle squadre col ranking peggiore tra le partecipanti alla fase finale. Si è qualificata come terza nel raggruppamento CONCA-CAF andando a vincere all'Atzeca contro il Messico per i punti decisivi.

La FORMAZIONE TIPO: 4-1-4-1 Valladares, Beckeles, Bernardez, Figueroa, Izaguirre, Espinoza, Palacios, Garrido, Boniek Garcia, Costly, Bengtson.

In difesa l'Honduras non ha effettuato grossi cambiamenti. I due centrali difensivi sono i veterani Víctor Bernárdez (dalla MLS, San Jose Earthquakes) e Maynor Figueroa (Hull City). Sulla sinistra Emilio "Izzy" Izaguirre, (Celtic Glasgow) mentre sulla destra mancherà il titolare Arnold "Arnie" Peralta (Rangers Glasgow) infortunato, che verrà sostituito da Beckeles. In porta Noel Valladares , titolare indiscusso. A centrocampo, davanti alla difesa Espinoza, con Wilson Palacios e Luis Garrido a dettare i tempi e spezzare la trame di gioco avversarie. Il veloce Óscar Boniek García e Carlo Costly saranno coloro che cercheranno di mandare in gol l'attaccante principe Jerry Bengtson (New England Revolution)

STELLA DELLA SQUADRA: Wilson Palacios (Stoke City)-Solo 5 partite disputate dal primo minuto in stagione ma giocatore fondamentale per esperienza e cattiveria "agonistica" in mezzo al campo. Da tenere d'occhio l'attaccante Bengtson che ha segnato già 18 gol in 38 partite con la maglia dell'Honduras.

ALLENATORE E MENTALITA' DI GIOCO: Luis Fernando Suárez,colombiano di 54 anni, tecnico che sta cercando di dare alla propria squadra un raggio d'azione più ampio rispetto ad un assetto difensivo che si basa solo sui contrattacchi, ma per adesso non sembra possa dare agli hondureni qualcosa di diverso. Attenzione perchè Suarez ha portato con se parecchio dei ragazzi che sono riusciti a raggiungere i quarti di finale alle Olimpiadi di Londra.

IL CAMMINO VERSO LA QUALIFICAZIONE

a cura di mogol83



Honduras - Stati Uniti 2-1
Honduras - Messico 2-2
Panamà - Honduras 2-0
Costa Rica - Honduras 1-0
Honduras - Giamaica 2-0
Stati Uniti - Honduras 1-0
Messico - Honduras 1-2
Honduras - Panamà 2-2
Honduras - Costa Rica 1-0
Giamaica - Honduras 2-2

marcatori:
Costly 5
Bengston 3
Palacios 1
Figueroa 1
o.Garcia 1
J.C. Garcia 1

SVIZZERA



a cura di RyuzAki L.

Decima partecipazione al mondiale per i rossocrociati, i migliori risultati sono stati ottenuti non pochi anni fa nel 34,38 e 54 giunsero fino a quarti di finale.

LA FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1): Benaglio; Lichtsteiner, Djourou ( o Senderos), Schär, Rodríguez; Inler, Behrami; Shaqiri, Xhaka, Stocker; Drmi? (o Seferovi?).

La nazionale elvetica può contare su un gruppo solido, in porta ci sarà Benaglio portiere del Wolfsburg, al centro della difesa Schar del Basilea con Djourou o Senderos, sulle fasce senza dubbio Lichsteiner e Rodrìguez, il centrocampo è il reparto con maggiore qualità la coppia napoletana Behrami e capitan Inler garantisce una certa solidità abbinato al talento e alla qualità di Shaqiri e Xhaka. In avanti il ruolo di attaccante dovrebbe essere ricoperto da Josip Drmi? 21enne astro nascente di questa nazionale e del Norimberga, 17 goal e 3 assist nell'ultima stagione in Bundesliga.

STELLA DELLA SQUADRA: il 23 enne Xherdan Shaqiri in forze al Bayern Monaco è la stella di questa bella nazionale.

ALLENATORE E MENTALITA' DI GIOCO: Ottmar Hitzfeld è l'allenatore degli elvetici, un nome una garanzia uno che non ha bisogno di presentazioni, tecnico di grande esperienza ha allenato Zugo, Aarau, Grasshoppers, Borussia Dortmund e Bayern Monaco vincendo praticamente tutto. Il suo palmares parla chiaro 31 trofei, uno dei pochi a vincere la Champions League con due club diversi.

IL CAMMINO VERSO LA QUALIFICAZIONE

a cura di mogol83



Slovenia - Svizzera 0-2
Svizzera - Albania 2-0
Svizzera - Norvegia 1-1
Islanda - Svizzera 0-2
Cipro - Svizzera 0-0
Svizzera - Cipro 1-0
Svizzera - Islanda 4-4
Norvegia - Svizzera 0-2
Albania - Svizzera 1-2
Slovenia - Svizzera 0-2

marcatori:
Shaer 3
Shaquiri 2
Xhaka 2
Gavranovic 2
Inler 2
Lichsteiner 2
Barnetta 1
Dzemaili 1
Seferovic 1
Lang 1

COSTA D'AVORIO



a cura di RyuzAki L.

Gli elefanti sono alla terza apparizione ad un mondiale, consecutiva tra l'altro, Costa d'avorio che solo di recente si è avvicinata al panorama mondiale. La prima apparizione è stata a Germania 2006, presenti anche a Sudafrica 2010. Non hanno mai superato i gironi.

FORMAZIONE TIPO 4-2-3-1: Barry; Aurier, Kolo Touré, Bamba, Zokora; Tioté, Dié (Gradel); Gervinho, Yaya Touré, Kalou; Drogba.

Composta da un gruppo di ottimi elementi la Costa D'avorio è una delle nazionali africane da tener maggiormente d'occhio. Difesa esperta con calciatori anagraficamente avanti con l'età ma calcisticamente preparati essendo cresciuti nei diversi campionati europei, centrocampo di qualità e quantità guidato dal completo Yaya Tourè, l'attacco è senza dubbio il reparto di maggior qualità capitanato da Didier Drogba, gli elefanti possono fare affidamento anche sul romanista Gervinho, Kalou, Traorè, Sio e Wilfried Bony.

STELLA DELLA SQUADRA: Didier Drogba leader carismatico, capitano e punta di diamante è sicuramente la stella di questa nazionale insieme ad un altro giocatore carismatico, uno dei centrocampisti più forti del mondo si parla ovviamente di Yaya Tourè.

ALLENATORE E MENTALITA' DI GIOCO: Sabri Lamouchi vecchia conoscenza del calcio italiano, in molti se lo ricorderanno nel centrocampo di Parma, Inter o Genoa è il commissario tecnico di questa nazionale. Lamouchi dovrebbe optare per un modulo offensivo, un 4-2-3-1 che si affida all'invenzione di Yaya Tourè, le sfuriate di Gervinho e Kalou, e al terminale d'attacco Didier Drogba.

IL CAMMINO VERSO LA QUALIFICAZIONE:

a cura di mogol83



Costa d'Avorio - Tanzania 2-0
Marocco - Costa d'Avorio 2-2
Costa d'Avorio - Gambia 3-0
Gambia - Costa d'Avorio 0-3
Tanzania - Costa d'Avorio 2-4
Costa d'Avorio - Marocco 1-1

Spareggio

Costa d'Avorio - Senegal 3-1
Senegal - Costa d'Avorio 1-1

marcatori:
Kalou 5
Toure Yaya 4
Drogba 3
Bony 3
Traore 2
Toure Kolo 1

GHANA



a cura di RyuzAki L.

Terza partecipazione alla fase finale di un mondiale per le Black Stars, la prima fu al mondiale tedesco nel girone dell'Italia, dove raggiunsero gli ottavi e vennero poi sconfitti 3-0 dal Brasile. Meglio in Sudafrica nel 2010, dove raggiunsero i quarti di finale eliminati ai rigori dall'Uruguay.

FORMAZIONE TIPO 4-2-3-1: Kwarasey; Inkoom, Mensah, Boye, Afful; Muntari, Essien; Atsu, Boateng, Asamoah; Gyan.

Retroguardia non eccellente e complessivamente parecchio giovane il che potrebbe essere un problema in termini di esperienza. Il centrocampo è sicuramente il punto di forza di questa nazionale con gente esperta, che macina campo e all'occasione sa anche segnare, Essien -Asamoah - Muntari non hanno bisogno di presentazioni. Pericoloso anche il reparto offensivo capitanato dall'esperto attaccante dell Al-Ain, Asamoah Gyan, insieme all'ex milanista Prince Boateng e l'attaccante del Sochaux, Jordan Ayew].

STELLA DELLA SQUADRA: Le Black stars più splendenti di questa nazionale sono senza ombra di dubbio il centrocampista della Juventus, Kwadwo Asamoah reduce da una brillante stagione con i bianconeri e proclamato da 2 anni consecutivi (e probabilmente aYche 3) Ghana player of the year. Altra stella che si accende a fase alterne è sicuramente quella dell'ex milanista Prince Boateng.

ALLENATORE E MENTALITA' DI GIOCO: L’allenatore del Ghana è James Kwesi Appiah ex terzino, ora 54 enne predilige uno stile di gioco offensivo ma compatto adottando un 4-2-3-1.

IL CAMMINO VERSO LA QUALIFICAZIONE:

a cura di mogol83



Ghana - Lesotho 7-0
Zambia - Ghana 1-0
Ghana - Sudan 4-0
Sudan - Ghana 1-3
Lesotho - Ghana 0-2
Ghana - Zambia 2-1

Spareggio:

Ghana - Egitto 6-1
Egitto - Ghana 2-1

marcatori:
Gyan 6
Waris 3
Muntari 3
Adiyiah 2
J. Ayew 2
Akaminko 1
Atsu 1
Wasako 1
Badu 1
Boye 1
Atsu 1
Asamoah 1
K.P. Boateng 1

ALGERIA



a cura di RyuzAki L.

Per le volpi del deserto sarà la quarta apparizione ad un mondiale, la prima volta fu a spagna 82 dove esordirono con una memorabile vittoria sulla Germania Ovest che comunque non bastò a qualificarli per gli ottavi, la seconda presenza fu a Messico 86 nel girone con Brasile, Spagna e Irlanda del Nord chiuserò a 0 punti, da li al prossimo mondiale passeranno 24 anni, già, ultima apparizione a Sudafrica 2010 nel girone con Inghilterra, Stati Uniti e Slovenia, 1 pareggio e 2 sconfitte li portarono all'ennesima eliminazione al primo turno.

FORMAZIONE TIPO 4-3-3: M’Bolhi; Mostefa, Belkalem, Bougherra, Mesbah; Bentaleb, Medjani, Taïder; Feghouli, Slimani, Soudani.

Con ogni probabilità abbiamo difronte la nazionale africana più debole tra quelle presenti al mondiale. Reparto arretrato che trova nel capitano Bougherra e Mesbah gli uomini di maggiore esperienza, qualità che da comunque l'impressione di non essere sufficente quando saranno messi a dura prova dagli attacchi di Belgio e Russia.
Il reparto con più qualità per gli algerini è il centrocampo con l'interista Taïder e la giovane promessa degli Spurs, Bentaleb. Il pacchetto offensivo lascia a casa un pò a sorpresa Ishak Belfodil e decide di affidarsi al giocatore del Valencia Feghouli, Islam Slimani dello S. Lisbona e Soudani della Dinamo Zagabria.

STELLA DELLA SQUADRA: La stella degli algerini è una nova non ancora esplosa, si parla del 19enne Nabil Bentaleb talentuoso centrocampista del Totthenam. Gli algerini sperano che la stella di Nabil esploda proprio in questo mondiale per dare una speranza di qualificazione ridotta all'osso.

ALLENATORE E MENTALITA' DI GIOCO: L'allenatore delle volpi del deserto è il bosniaco Vahid Halilhodži?, ex giocatore di Nantes e PSG. Come allenatore è stato alla guida di Lille, Rennes, PSG, Trabzonspor e Dinamo Zagabria a livello internazionale ha guidato dal 2008 al 2010 la Costa d’Avorio. Il modulo è un 4-3-3 in modalità offensiva.

IL CAMMINO VERSO LA QUALIFICAZIONE:

a cura di mogol83



Algeria - Ruanda 4-0
Mali - Algeria 2-1
Algeria - Benin 3-1
Benin - Algeria 1-3
Ruanda - Algeria 0-1
Algeria-Mali 1-0

Spareggio:

Burkina Faso - Algeria 3-2
Algeria - Burkina Faso 1-0

marcatori:
Slimani 5
Feghouli 4
Soudani El Arabi 3
Taider 2
Ghilas 1
Bougherra 1
Medjani 1

NIGERIA



a cura di RyuzAki L.

Nigeria alla quinta partecipazione ad un mondiale, i migliori risultati delle super aquile furono ad USA 94 e Francia 98 dove giunsero fino agli ottavi di finale.

LA FORMAZIONE TIPO (4-3-3): Enyeama, Omeruo, Oboabona, Ambrose, Elderson; Moses, Obi Mikel, Onazi; Odemwingie, Emenike, Musa.

Retroguardia guidata dal veterano e capitano della nazionale Enyeama, centrocampo
solido con Moses, Obi Mikel e Onazi, attacco capitanato dal possente Emenike.

STELLA DELLA SQUADRA: Emmanuel Emenike, è sicuramente l'uomo più pericoloso delle super aquile, attaccante possente e prolifico del Fenerbahçe campione di Turchia.

ALLENATORE E MENTALITA' DI GIOCO: Stephen Keshi è l'allenatore di questa nazionale dal 2011, solo esperienza nazionale per lui in passato è stato alla guida del Togo e del Mali.
Con le super aquile ha vinto la coppa d'africa nel 2013, nominato miglior allenatore africano. Sotto la sua guida la Nigeria ha trovato un gioco piacevole da guardare, rapido, veloce mantenendo comunque una buona padronanza del campo. Un outsider che potrebbe creare non pochi problemi.

IL CAMMINO VERSO LA QUALIFICAZIONE:

a cura di mogol83



Nigeria - Namibia 1-0
Malawi - Nigeria 1-1
Nigeria - Kenia 1-1
Kenia - Nigeria 0-1
Namibia - Nigeria 1-1
Nigeria - Malawi 2-0

Spareggio:
Etiopia - Nigeria 1-2
Nigeria - Etiopia 2-0

marcatori:
Emenike 3
Moses 2
Oduamadi 1
Obinna 1
Musa 1
Oboabona 1
Egwuekwe 1
Uche 1

COSTA RICA



a cura di kook

Los Ticos hanno impressionato positivamente conquistando il secondo posto nella zona CONCACAF. Impossibile non ricordare il grande Mondiale Italia 90 in cui batterono Svezia e Scozia nel girone, arrivando secondi dietro il Brasile. Record mai raggiunto nelle apparizioni successive (terzi nel girone nel 2002, quarti nel 2006).

La FORMAZIONE TIPO: Navas, Acosta, Gonzalez, Umana, Gamboa, Borges, Tejeda, Diaz, Ruiz, Bolanos, Campbell.

Un grande assente del Costarica sarà Brian Oviedo (Premier, Everton), che sarà costretto a saltare i mondiali di calcio a causa di una frattura alla tibia. Assente per infortunio anche l'attaccante Alvaro Saborio (MLS, Real Salt Lake City). Tra i suoi giocatori migliori si segnalano il portiere Keylor Navas, 27 anni e titolare del Levante (a metà classifica nella Liga spagnola), il perno della difesa Oscar Duarte e Joel Campbell, 21enne attaccante dell’Olimpiacos Pireo di grande velocità e dalla buone potenzialità.

STELLA DELLA SQUADRA: Bryan Ruiz Mancino, uno dei giocatori più eleganti ma anche meno continui mai visti in Premier league, arrivato al PSV Eindhoven dal Fulham a gennaio, ha messo a segno 5 gol in 14 matches. Dargli spazio può essere molto pericoloso. Da tenere d'occhio anche Joel Campbell, giocatore di proprietà Arsenal che dovrebbe diventare il punto di forza del Costa Rica del futuro. Ventunenne che ha giocato in Champions League con l'Olympiakos e che ha messo in difficoltà il Manchester United.

ALLENATORE E MENTALITA' DI GIOCO: Jorge Luis Pinto 61enne colombiano, allenatore del Costa Rica da Settembre 2011. Sistema di gioco basato su tre centrali difensivi e due laterali che si alzano o abbassano a seconda dell'avversario. Sistema che ha permesso alla squadre di Pinto di essere la meno perforata durante le qualificazioni al Mondiale (7 gol subiti in 10 partite).. Chiaramente l'obiettivo è raggiungere la seconda fase, ma il girone è di quelli di ferro (Inghilterra, Uruguay e Italia le avvesarie).

IL CAMMINO VERSO LA QUALIFICAZIONE:

a cura di mogol83



Panama - Costa Rica 2-2
USA - Costa Rica 1-0
Costa Rica - Giamaica 2-0
Costa Rica - Honduras 1-0
Messico - Costa Rica 0-0
Costa Rica - Panama 2-0
Costa Rica - USA 3-1
Giamaica - Costa Rica 1-1
Honduras - Costa Rica 1-0
Costa Rica - Messico 2-1

marcatori:
Ruiz 3
Saborio 2
Borges 2
Miller 1
Umana 1
Calvo 1
Acosta 1
Campbell 1
Brenes 1

AUSTRALIA



a cura di cg1983li

I Socceroos sono alla loro quarta partecipazione ad un mondiale ( la prima nel 1974) con un totale di 2 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte per un totale di 8 gol segnati e 17 subiti. Il loro miglior risultato fu l'ottavo di finale in Germania 2006.

LA FORMAZIONE TIPO: 4-1-4-1 Ryan; Millgan,, Davidson , Cahill, Franji?; Holland; McGowan,Leckie, Troisi, Oar (Vidosi?); Kennedy (Wilkinson).

STELLA DELLA SQUADRA: Tim Cahill, in una squadra dove pochissimi militano in Europa e non hanno una carriera di tutto rispetto, l'ex Everton e Millwall, ormai 35enne farà da chioccia cercando di sfruttare i suoi inserimenti. Provato centrale difensivo dal CT, è chiamato a trainare un gruppo che è un mix di gioventù ed esperienza.

ALLENATORE E MENTALITA' DI GIOCO: Angelos "Ange" Postecoglou, nato ad Atene e trasferitosi in Australia con i genitori (Greci del Ponto) ad accrescere la ricca comunità australiana dei greci dell'asia minore, è una bandiera in patria; quasi 200 presenze col South Melbourne in carriera da giocatore, 3 scudetti da allenatore e la champion's league dell'oceania, e altri 3 scudetti nella A-league con i Brisbane Roar; Il suo è un calcio molto semplice e utilitario, votato ad un possesso palla e a ripartenze fulminee, indispensabili sono dunque dei buoni esterni e un attaccante di peso. E' un allenatore che ama plasmare i giocatori e chiede loro di sapersi adattare a più ruoli. A lui è affidata la ricostruizione dei Socceroos dopo che la generazione d'oro dei Grella,Bresciano,Viduka e Kewell ha appeso le scarpette al chiodo.

IL CAMMINO VERSO LA QUALIFICAZIONE:

a cura di mogol83



Oman - Australia 0-0
Australia - Giappone 1-1
Giordania - Australia 2-1
Iraq - Australia 1-2
Australia - Oman 2-2
Giappone - Australia 1-1
Australia - Giordania 4-0
Australia - Iraq 1-0

marcatori:
Cahill 3
Thompson 2
Wilkshire 1
Holman 1
Oar 1
Bresciano 1
Kruse 1
Neill 1
Kennedy 1