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Ennesime dichoarazioni dell'Avv. Agnello che disincentivano le CLASS ACTION dei gestori verso la Stanleybet

Inviato: 19/10/2022 - 21:29
da scommettitore siracusano
Stamattina, aavevo pubblicato in questa sezione del forum infobetting l'articolo di AGIMEG sulla sentenza della Cassazione sull'imposta unica, che avevo trovato nella HOMEPAGE del sito web del giornale on line. Stranamente, subito dopo, Agimeg l'ha tolto dalla propria homepage, ma il link è rimasto e consultabile:
TOPIC:
viewtopic.php?f=1&t=67828

ARTICOLO AGIMEG
https://www.agimeg.it/ctd-cassazione-im ... a-licenza/

Forse, a qualcuno dava fastidio?
:mz:

Fatto sta, che dopo, alle ore 13, 15 nella homepage di AGIMEG, è stat0 inserito un articolo con un'intervista esclusiva all'Avv. Agnello:

https://www.agimeg.it/ctd-imposta-unica ... a-agnello/

Scommesse, CTD e Imposta Unica: esclusiva intervista all’avvocato Daniela Agnello
19/10/2022 13:15



Ha suscitato grande interesse la sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di Napoli, che interviene sul pagamento dell’imposta unica da parte dei CTD (Centri Trasmissione Dati). L’avvocato Daniela Agnello, esperta di giochi e scommesse, in sede penale, tributaria, amministrativa e presso le sedi della Corte di Giustizia UE, legale degli operatori e dei centri trasmissione dati, ha rilasciato ad Agimeg una esclusiva intervista sulla questione.

La nota del suo studio legale definisce “storica” la sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di Napoli. Ci vuole spiegare le ragioni?

“La sentenza affronta per la prima volta il tema della legittimità di un trattamento sanzionatorio tributario applicato ad un operatore discriminato nell’accesso al sistema concessorio italiano e ostacolato alle regolarizzazioni fiscali.

I giudici tributari individuano gli obiettivi della normativa applicata da ADM, puntualmente ed espressamente indicati dal legislatore. La voluntas legis è finalizzata a reprimere il gioco illecito e non è riconciliabile con la peculiare situazione in cui opera Stanleybet e i centri affiliati. La Corte di Giustizia Tributaria attesta che l’operatore Stanleybet è equiparato ai concessionari in funzione rimediale per sanare le discriminazioni e le reiterate violazioni del diritto dell’Unione subite in occasione delle precedenti gare”.

Si tratta comunque di un primo grado di giudizio suscettibile di impugnazione?

“La sentenza di primo grado è immediatamente esecutiva ed esprime un principio di diritto già confermato

dalla Corte di Giustizia UE “non si possono applicare sanzioni all’operatore discriminato”,
dalla Corte Costituzionale “raccoglie scommesse legalmente in Italia”,
dalla Corte di Cassazione in sede penale “il fatto non sussiste”
dal Consiglio di Stato “eccezione alla regola … sanato dalla giurisprudenza”
da migliaia di sentenze di merito.
ADM sicuramente presenterà impugnazione ma i giudici di secondo grado dovranno smentire i principi di diritto già consolidati dall’intero mondo giudiziario nazionale ed euro unitario”.

La tutela del titolare del centro Stanleybet è spesso al centro dell’attività del suo studio?

“Lo Studio Legale Agnello è specializzato in materia di giochi e scommesse da oltre 20 anni. La giurisprudenza ottenuta dallo Studio annovera le principali sentenze della Corte di Giustizia Gambelli, Placanica, Costa e Cifone, Laezza, Stanley e StanleyParma e migliaia di pronunzie nazionali di merito e di legittimità. Lo studio assiste gli operatori e i centri trasmissione dati. Ho sempre sostenuto, con tutte le mie forze, che il titolare del centro svolge attività lecita ed è equiparato ai luoghi di vendita del concessionario statale e, come tale, non può essere inciso dall’imposta unica delle scommesse quantomeno a far data dal 2015. Diversamente si crea una nuova discriminazione ai danni di soggetti italiani che hanno svolto solo un servizio transfrontaliero senza incidere sull’attività produttiva delle scommesse. La Corte di Giustizia Tributaria di Napoli ha espressamente riconosciuto che è “il bookmaker che svolge l’attività a dover pagare il tributo mentre alle ricevitore non verrà più richiesto il pagamento dell’imposta unica”.

ADM deve avviare le azioni direttamente contro l’operatore e non contro i titolari dei centri che svolgono attività trasparente, lecita e legittima, così come ripetutamente attestato dalla giurisprudenza di merito e di legittimità”.

Uno dei temi principali che coinvolgono la Stanleybet è quello dell’imposta unica. Com’è in tal senso la situazione dal punto di vista legale? Esiste, secondo lei, un modo per arrivare alla soluzione del contenzioso?

“La Stanley è stata per lunghi anni assoggettata a sanzione penale e i Giudici hanno poi riconosciuto che il fatto non sussiste. In seguito sono state applicate sanzioni amministrative e poi disapplicate dal giudice. Adesso si trova a combattere le sanzioni tributarie previste esclusivamente per le attività illecita. La società chiede dal 2016 il collegamento al totalizzatore nazionale e di pagare le imposte alle medesime condizioni e modalità previste per gli operatori nazionali.

La giurisprudenza penale e amministrativa di vertice che ha creato il “caso Stanleybet” con attività lecita e legittima dev’essere riconosciuta da ADM per scongiurare aggravio di spese per l’Erario e correlati danni. Questo è il modo giusto per risolvere il contenzioso e per liberare i titolari dei centri da un trattamento fiscale aberrante che prevede circa il triplo delle imposte rispetto agli operatori nazionali e sanzioni sino al 240 %”.

Anche dalla parte di ADM si presentano sentenze importanti in materia tributaria?

“Ci sono innumerevoli sentenze che riconoscono i diritti di ADM ma in tali pronunzie non vengono trattati i temi di sanzione tributaria, voluntas legis, attività trasparente lecita e legittima. Una sentenza che non tratta e non risolve le istanze della difesa si traduce in una denegata giustizia. Contro queste sentenze abbiamo proposto impugnazione e confidiamo che nei successivi gradi di giudizio vengano espressi i principi di diritto, già riconosciuti dai Giudici Tributari di Napoli”. ff/AGIMEG



Il risultato, come ormai di consueto, è che i gestori, non certo esperti di diritto, interpretano una sentenza di PRIMO GRADO, come DEFINITIVA, e sono DISENCENTIVATI AD ADERIRE ALLE CLASS ACTION DA ME PROMOSSE

Re: Ennesime dichoarazioni dell'Avv. Agnello che disincentivano le CLASS ACTION dei gestori verso la Stanleybet

Inviato: 19/10/2022 - 21:48
da scommettitore siracusano
Ovviamente, definire STORICA una sentenza di primo grado viene interpretata in modo distorto dai gestori; e quindi facciamo delle considerazioni opportune per chiarire i fatti:

1) La sentenza della Corte Costituzionale del 2018 dice chiaramente che i gestori sono co-obbligati in solido con il bookmaker, e questo indipendentemente se anteriore al 2016 o meno, per cui LE CLASS ACTION verso la Stanleybet sono sempre legittime, visto che l'Agnello stessa dichiara che l''imposta unica spetta al bookmaker e non al gestore di CTD.

2) L'imposta unica non è una sanzione, ma come dice la sentenza della Cassazione, riportata nel topic precedente spetta sia ai concessionari italiani e sia ai bookmakers esteri.

3) L'unica cosa che può essere contestata non è l'omesso pagamento dell'imposta unica con la sansione del 120% esattamente come per i concessionari, ma, dal 2016 in poi, IL TRIPLO DELLA MEDIA PROVINCIALE calcolato in modo induttivo, se non si forniscono ad ADM igli elementi per calcolarla, come è avvenuto per molti gestori già nel 2016,

4) Nel migliore dei casi, quando ADM sicuramente farà appello ed eventualmente ricorso in Cassazione, sarà la rideterminazione dell'importo da pagare e non il fatto che non va pagato nulla.

5) QUINDI l'imposta unica è sempre dovuta sia dal 2011 al 2015, e sia dopo il 2016. l'unico problema da definire sono le sanzioni del triplo o meno, ma non l'omesso pagamento con sansioni del 120% minimo.

A quanto so, come ho già detto in un commento a un topic precedente, molto probabilmente alcuni gestori faranno un esposto alla magistartura affinchè valuti se esiste il dolo o la colpa grave di queste informazioni DISTORTE che PERCEPISCONO i gestori, che come conseguenza disincentivano le CLASS ACTION.

Re: Ennesime dichoarazioni dell'Avv. Agnello che disincentivano le CLASS ACTION dei gestori verso la Stanleybet

Inviato: 20/10/2022 - 14:02
da scommettitore siracusano
Ieri sera ho postato questo topic come commento a un post su facebook di Simonetta Bonanni, vicedirettrice di Agimeg:

https://m.facebook.com/groups/287490708 ... 327822416/

E stamattina tra lei e me ci sono stati degli scambi di commenti, a mio parere, interessanti.

Alla fine le ho chiesto, vista l'importanza della sentenza della Cassazione, il cui articolo non figurava più, per me stranamente, nella loro homepage, di reinserirlo.

Le sue risposte in merito lasciano, per me, molti dubbi sulle loro competenze di utilizzare un sito web di informazioni in un settore tanto delicato come le controversie sull'imposta unica, che influisce sulle scelte DECISIVE di più di mille famiglie tra gestori ed ex gestori Stanleybet. :mz:

Se non sanno usare un sito web, potrebbero farsi dare lezioni da un tecnico informatico, o semplicemente reinserire l'articolo in data odierna. Dove sta il problema? :mz:

Re: Ennesime dichoarazioni dell'Avv. Agnello che disincentivano le CLASS ACTION dei gestori verso la Stanleybet

Inviato: 17/10/2023 - 07:10
da scommettitore siracusano
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